lunedì 21 maggio 2012

Il circo perde il suo Cane-Cannone.

So che nei blog bisogna scrivere cose divertenti. Ma sento di dover raccontare di lui.

Non potevo avere un rientro più traumatico, sono arrivata a casa e ad aspettarmi non c'era più Franco.
Franco era il mio cane, ma non posso chiamarlo cane perchè era un fratello, un amico, un amore e un disastro.


Amava andare al bar a prendere l'aperitivo, dal macellaio a fare merenda e al supermercato per lo spuntino di metà mattina. Lo conoscevano tutti. Quando c'erano dei lavori non era a casa, ma era in mezzo ai vecchietti a controllare che tutto venisse fatto per il meglio. Ma tra le sue fughe vicine ci sono state anche quelle lontane. Una volta l'abbiamo trovato a casa di un inglese che dicono faccia di lavoro il doppiatore di film porno, un'altra volta è finito al canile (100 euro per il disturbo) e un'altra ce l'hanno rubato: era nel recinto di un nostro vicino di casa. Non contento le poche volte che era a casa mi mangiava le mutande, tutte: non ho un completino intimo intero!
Ma la volta che il circo ha riso di più è stata una sera: mia mamma va a dormire prima di tutti, più tardi andiamo io e mio papà, lui fa per entrare nel letto ma era già occupato, c'era Franco sotto le coperte, con la testa sul cuscino abbracciato a mia mamma.

Lui ha vissuto la sua vita da libero. Ce lo ricorderemo così: a mendicare da mangiare e a dormire a pancia in su nel prato!

mercoledì 9 maggio 2012

Serbia e trucco nel Duty Free.

Sono in Serbia! Posto stupendo! Dolci alti come case e parole incomprensibili! Ieri a Vienna io e la mia compagna di viaggio abbiamo seguito i consigli di @Spora sulla nonchalance del trucco al Duty Free! Siamo arrivate a Belgrado che eravamo due fighe da paura, poi abbiamo visto i nostri compagni d'avventura e abbiamo deciso che per   15 giorni non ci saremmo più truccate! Sono riuscita a fare shopping anche qui, cioè: mi sono comprata una felpa di H&M nel negozio dell'usato... Di H&M usata?! Ebbene sì ed è stra-figa! Poi mi sono mangiata un gelato gigante e ho goduto... Cialda stracciatella e fragola con colata di cioccolato caldo!! 

lunedì 7 maggio 2012

Il circo in Serbia

Per entrare ancora più nella parte: ''Il circo in trasferta'', oggi parto e vado in Serbia per un progetto europeo: una campagna contro la violenza tra i giovani! Sono abbastanza incosciente: sabato mi ha chiamato una ragazza e mi ha proposto questo viaggio, e sì, vado. Non ci ho pensato due volte.
Vi darò presto mie notizie (confidando in una connessione decente) e vi racconterò quello che succederà.
 A presto!!!!

sabato 5 maggio 2012

Tra i primi.


Nel 2001 i miei genitori decidono di aprire un B&B: 3 camere soppalcate, fighe, con una vista pazzesca.
Tra i primi ospiti che abbiamo avuto, ci sono loro, grandi amici, per me zii, A. e G. : tedeschi. Due medici con la passione per il vino e che passione. La prima volta che sono venuti me lo ricordo bene perché avevano affittato una macchina e una sera tornando dal ristorante (giusto perché avevano bevuto poco vino) hanno lasciato tutte e due le porte spalancate, la notte ha piovuto, il gatto ci è salito sopra e al mattino eravamo tutti lì a cercare di rendere meno marroni gli interni della machine. Loro sì che sono fuori di testa, lei urologa, lui medico di famiglia: due pacchetti di sigarette al giorno, imbottiti di farmaci e vino vino vino vino. Ecco, l’anno scorso è venuta solo A., doveva partire, l’abbiamo accompagnata in aeroporto, pronta per il check-in, mostra il biglietto e gentilmente la ragazza le dice che il suo volo è il giorno dopo! G. invece è un cuoco molto bravo, ma quando cucina lui, tutti fuori dalla cucina che potrebbe partigli un coltello; una sera stava cucinando il caciucco di pesce, una roba fuori dal normale, ha fatto bollire le cozze per fare il brodo, ma mio padre (l’aiutocuoco-lavapiatti) rovescia il tutto nel  lavandino pensando fosse da buttare; quando G. se n’è accorto mio padre è scappato.
La cosa che rende tutto questo ancora più magico, è che loro arrivano con due pappagalli!

 Vi presento Coco e mio papà!

giovedì 3 maggio 2012

Una su mille ce la fa.

Il primo ricordo che ho del vino è collegato al litigio tra i miei bisnonni. Mio bisnonno voleva mettermi il vino nella macedonia e mi bisnonna non voleva, allora partiva una discussione che durava poco perchè vinceva sempre lui. Allora prendeva la bottiglia e faceva cadere una goccia nel mio bicchiere pieno di frutta...Quanto era buona? L'avrei sempre voluta mangiare così.
L'arancia che si sposa con quel sapore forte e diventa rossa rossa. Ancora oggi la mangio così. Se non l'avete ancora fatto assaggiatela e non ne potrete più fare a meno.
Ma parlando ancora dei mie nonni bis, quanto erano belli e quante cose mi hanno insegnato. Quando arrivavano sul motocarro arancione, si mettevano stivali e cappellina e andavano a fare l'orto: le fragole, i magici (i piselli, li ho sempre chiamati così ma non so il perchè), i pomodori. In autunno il mio bis veniva a prendere le lumache, mi ricordo che quel giorno ne aveva un sacchetto pieno, l'aveva lasciato appeso nel magazzino e io piano piano sono andata, ne ho presa una e l'ho liberata, quanto ero contenta di averla lasciata andare, non era finita come la altre nella padella della nonna!


martedì 1 maggio 2012

Posso confermarlo, il paradiso è nato in Africa!


Sono tornata tre settimane fa dall’Africa e non posso non dedicare a quella terra delle parole. Il 10 marzo sono partita da Milano, diretta a Lomè, in Togo, per un mese. Sin da piccola sognavo di fare un’esperienza così e finalmente ho realizzato il mio sogno. Un mese, sola in Africa per aiutare chi è stato meno fortunato di noi solo perché nato in una parte diversa del mondo. Quando ho messo il piede fuori dall’aereo il vento caldo, l’odore della terra rossa e la musica dei tamburi è entrata dentro di me e non mi ha più lasciata. I primi giorni non sono stati facili anzi, molto difficili, vivere in mezzo a loro, condividere con loro casa ma passati i primi giorni sono diventata africana anch’io. Mangiavo come loro, dormivo come loro e i famosi ‘’tempi africani’’ sono diventati i miei.

Se il sorriso di un bambino emoziona in tutto il mondo, il sorriso di un bambino africano ti sconvolge la vita. 


Il favoloso mondo della Cascina.


Le musiche più sentite alla Cascina sono lo starnazzare delle oche e quel suono così dolce, così vivo, così speciale… Stap… Il tappo che esce, i profumi che inondano la cucina e… Glu Glu Glu… il vino che cade nei bicchieri e… Cin Cin, Alla salute… E silenzio… Tutti che cercano di gustare quel corpo rosso… Un rito.
Una tradizione. Vivo in un territorio dove: ‘’Toglietemi tutto ma non il vino!’’ perché Lui è vivo in mezzo a noi, è storia, è lavoro, passione, colore, è festa.
Il vino va capito perché lui ti parla, io la sua voce ho iniziato a sentirla un anno fa, forse prima gli stavo antipatica!

Vendemmia 2010 – La mia prima vendemmia in cantina!
La cantina è già un posto affascinante sempre, ma nel periodo della vendemmia è qualcosa di speciale. L’uva che giorno dopo giorno si trasforma in vino, i trattori che arrivano pieni d’uva, gli uomini che scaricano le gorbelle piene e le rovesciano nelle vasche, l’odore della fermentazione, il rosso, ovunque e l’emozione di quel momento si sente nell’aria, è lì che ci si gioca tutto. E allora si studia, si assaggia, si discute. 
Mia  madre tutte le sere quando tornavo a casa si disperava, ero nera, appiccicosa e puzzavo, ma io sentivo sempre di più che stavo imparando dalla mia terra, stavo conoscendo la sua storia e di conseguenza conoscevo più me stessa.